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Effetto Brexit: riparte la sperimentazione italiana dei farmaci

Aifa Redazione DottNet | 04/10/2019 20:55

Aifa: salto di qualità per gli studi in ambito pediatrico. La maggioranza dei farmaci ospedalieri utilizzati per i piccoli pazienti non è stata testata su di loro

Farmaci per le malattie del cuore, del respiro, della pelle, degli occhi e, soprattutto, tumori. Tornano a crescere, in Italia, le sperimentazioni cliniche: nel 2018 ne sono state autorizzate 100 in più rispetto al 2017. A tracciare il bilancio è il 18/mo Rapporto nazionale sulla Sperimentazione Clinica dei medicinali dell'Agenzia Italiana del Farmaco (Aifa), da cui emerge "per la prima volta un balzo in avanti" per gli studi in ambito pediatrico: un dato accolto positivamente dai pediatri, visto che la maggioranza dei farmaci ospedalieri utilizzati per i piccoli pazienti non è stata testata su di loro.

Necessari per trovare cure sempre migliori, i nuovi studi clinici autorizzati in Italia nel 2018 sono stati in tutto 666, a fronte dei 565 del 2017. Un numero importante anche perché in contrasto con la costante contrazione delle sperimentazioni a livello europeo: oggi quelle condotte in Italia rappresentano il 20% del totale in Europa. In particolare, i trial messi a punto per studiare farmaci per i minori passano da 51 a 76 e diventano l'11,4% del totale, rispetto al 9% dello scorso anno e degli anni precedenti. "I bimbi non sono dei 'piccoli adulti' e hanno diritto ad avere farmaci sperimentati per loro. In ambito ospedaliero, però, circa il 70% di quelli che gli vengono prescritti è off label, ovvero non registrati per l'età pediatrica", spiega all'Ansa Luisa Galli, referente del gruppo di studio di farmacologia pediatrica della Società Italiana di Pediatria (Sip). Ciò deriva dal fatto che fare studi clinici in ambito pediatrico non è facile, aggiunge, "c'è meno interesse delle aziende e più difficoltà a reperire pazienti, inoltre la parte etica è più delicata. Ben venga, quindi, l'aumento registrato perché servono più evidenze scientifiche".

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Dal Rapporto Aifa emergono altri dati che confermano trend già in corso: circa la metà delle sperimentazioni condotte nel 2018 è in ambito oncologico ed emato-oncologico. Inoltre continua il trend in rialzo dei trial in malattie rare, che rappresentano il 31,5% del totale (erano il 25,5% nel 2017). Crescono, infine, le sperimentazioni no profit, sono state 182 nel 2018 e rappresentano il 27% del totale, 9 di queste promosse dalla Fondazione Irccs Istituto Nazionale Dei Tumori. Il generale dato positivo riscontrato, scrive Aifa, "potrebbe riflettere una prima ricaduta dell'avvicinarsi della Brexit, con lo spostamento degli sponsor verso altri Stati membri" o "un aumento di fiducia a seguito della pubblicazione della Legge 3/2018" in materia di sperimentazioni cliniche, che prevede tra l'altro la semplificazione di alcuni adempimenti formali.

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